martedì 26 agosto 2008

Anziano rifiutato da ospedali:sospeso medico di Cosenza

Cosenza, 22 ago. (Adnkronos) - Un medico dell'ospedale civile Annunziata di Cosenza e' stato sospeso dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Cosenza Cesare Pelaia per il caso del 78enne con un aneurisma in corso che e' stato rifiutato da 11 ospedali, tra cui quello di Cosenza, per poi ricevere le cure adeguate ad Andria (Bari). La decisione e' stata presa al termine dell'incontro convocato dall'assessore regionale alla sanita' Vincenzo Spaziante con i dirigenti dei nosocomi calabresi interpellati per la gestione dell'emergenza. Altre due sanzioni disciplinari sono in corso nei confronti di altrettanti dirigenti sanitari dell'azienda ospedaliera bruzia. Sulla questione Pelaia non ha voluto rilasciare commenti, limitandosi a dire che ''e' un provvedimento cautelare, molto delicato''.

mercoledì 20 agosto 2008

Ospedali finanziati e mai realizzati

Centinaia di ospedali in tutta Italia finanziati e mai inaugurati.

Sono infatti 126 gli ospedali progettati e finanziati ma mai entrati in funzione.

A rivelarlo, un’inchiesta de Il Gazzettino, che svela una realtà fatta di sprechi, soprattutto nel Sud del Paese. Dall’indagine emerge che il l 75% di queste strutture, realizzate solo sulla carta, sono dislocate nelle regioni del Sud. Fra le varie strutture ospedaliere mai nate, 34 si trovano in Sicilia. Per questo assurdo spreco di denaro, ogni cittadino del Veneto, compresi i neonati, paga ogni anno 54 euro per sostenere i passivi prodotti dalla sanità delle regioni del Mezzogiorno. Stesso fenomeno, ma in proporzioni minori, nel Centro e al Nord, che hanno una percentuale di ospedali finanziati e mai realizzati rispettivamente del 14% e dell′11%.

Fonte:consorzioparisifal

domenica 10 agosto 2008

19enne morta dopo granita

© APCOMLamezia Terme (CZ), 9 ago. (Apcom) - I genitori della ragazza diciannovenne morta ieri a Nocera Terinese (CZ) dopo aver mangiato una granita hanno presentato una denuncia alla Procura di Lamezia Terme (CZ) tramite i Carabinieri.
Antonella Vergori - questo è il nome della ragazza - è morta per arresto cardiaco dopo l'arrivo dei soccorsi. Nella denuncia, i genitori, anche sulla base di un articolo apparso stamane su Il Quotidiano della Calabria, chiedono che venga verificato se il defibrillatore in dotazione all'ambulanza del servizio 118 che ha prestato soccorso alla ragazza, aveva veramente le batterie scariche come ha scritto il Quotidiano della Calabria. Qualora, infatti, l'ipotesi fosse reale, sarebbe venuto a mancare uno strumento indispensabile per stimolare il cuore di Antonella Vergori. Sulla base della denuncia presentata dalla famiglia Vergori, la Procura di Lamezia Terme ha aperto la relativa inchiesta.

lunedì 4 agosto 2008

Cassazione:medico asl favorisce studio privato?Scattano le manette

Lo specialista di una ASL che indirizza i pazienti presso un ambulatorio privato perche' la struttura sanitaria per cui lavora non ha le apparecchiature necessarie per gli accertamenti, rischia una condanna penale. Parola di Cassazione. Secondo i Giudici del Palazzaccio (Sentenza n. 27936 del 2008) lo specialista anche nel caso in cui vi siano delle carenze nelle dotazioni strumentali della ASL, deve indirizzare i pazienti in altre strutture pubbliche della città. Favorire il privato, infatti, secondo la Corte, integra gli estremi del reato di abuso d'ufficio e si rischiano per questo fino a tre anni di carcere. La sesta sezione penale della Corte analizzando il caso specifico ha rilevato che l'interesse privato del medico e' entrato in conflitto con quello pubblico, "atteso che quand'anche le attrezzature dell'ospedale non avessero consentito l'esecuzione dell'esame diagnostico, nulla autorizzava il camice bianco ad indirizzare i pazienti al suo studio privato".

sabato 2 agosto 2008

Servizio di cardiochirurgia

Ancora una volta il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, torna a sollecitare l’istituzione di un Servizio di Cardiochirurgia a Cosenza.
Lo fa tramite una lettera inviata al Presidente della Regione Calabria, on. Agazio Loiero e all’Assessore alla Sanità, Vincenzo Spaziante.

“Da più tempo –scrive Oliverio a Loiero e Spaziante- ho posto all’attenzione della Regione e, in particolare, degli assessori regionali alla sanità che si sono succeduti nel tempo, l’esigenza che nella città capoluogo della provincia di Cosenza possa essere attivato un Servizio di Cardiochirurgia.
Ritengo sia ormai maturo il tempo di effettuare scelte chiare e coraggiose per la costruzione di un sistema sanitario altamente qualificato e ben articolato sul territorio, i cui parametri di dislocazione dei servizi siano oggettivi e tengano conto della popolazione residente, dell'estensione territoriale e della presenza di specifiche patologie”.

“Una grande provincia come quella di Cosenza che con i suoi 750.000 abitanti rappresenta il 42% della popolazione dell'intera Calabria, in cui opera un presidio ospedaliero regionale che copre quotidianamente le necessità di un territorio che è oltre il 40% di quello dell'intera regione e che è punto di riferimento per l'intera rete degli ospedali distribuiti sul territorio della provincia –prosegue il Presidente della Provincia di Cosenza- non può continuare a rimanere priva di un servizio così importante. Migliaia sono i cittadini della nostra provincia che ogni anno sono costretti a recarsi altrove e notevole è il numero dei casi in cui un intervento pronto e tempestivo è condizione per salvare la vita”.

“Proprio in relazione a questi dati – aggiunge Oliverio- in questi giorni è in atto una comprensibile mobilitazione da parte dei Comuni, delle forze sociali e degli amministratori locali, a partire dal Consiglio Comunale della città-capoluogo, che chiedono a gran voce l’immediata istituzione del Servizio di Cardiochirurgia.
Sono certo, pertanto, di interpretare il sentimento comune e diffuso di sindaci, amministratori locali e cittadini se affermo che non è più procrastinabile una scelta così importante e decisiva per la salvaguardia della vita e della salute dei cittadini dell’intera provincia di Cosenza”.

“Se a ciò si aggiunge che in questi mesi sono state avviate intense relazioni tra l’Azienda Ospedaliera di Cosenza ed esperienze importanti come il “S. Anna Hospital” già operanti nella città di Catanzaro insieme ad altre qualificatissime ed eccellenti strutture –conclude il Presidente della Provincia- ritengo di poter affermare che è finalmente giunto il momento di sciogliere dubbi, perplessità ed incertezze ed operare una scelta netta e definitiva a favore dell’istituzione di un Servizio di Cardiochirurgia nella città di Cosenza”.