sabato 9 febbraio 2008

Il buco nero della sanità Calabrese

Catanzaro, 8 feb. (Apcom) - Un buco nero nel quale le risorse finanziarie sono spese in modo errato e senza portare vantaggi al settore. Dalla relazione annuale del Procuratore generale regionale della Corte dei Conti calabrese, Cristina Astraldi De Zorzi, resa nota oggi a Catanzaro, emerge una sanità calabrese gestita senza il minimo rispetto dei canoni di legalità. Il Procuratore regionale ha affermato, tra l'altro, che "molti dei fondi destinati alla spesa sanitaria calabrese sono stati utilizzati in modo errato e senza portare vantaggi al settore".

Tra gli esempi di sprechi ed abusi "gli incarichi conferiti a personale estraneo alle aziende sanitarie, acquisti non autorizzati di apparecchiature medicali, la mancata utilizzazione di strutture ospedaliere già realizzate ed i mancati completamenti o ristrutturazioni; le irregolarità nella spesa causate dalla iperprescrizione di farmaci; gli indebiti compensi percepiti dai medici di base; le irregolari gestioni di case di cura convenzionate; le irregolarità sulle esenzioni dai ticket; le illegittime nomine fiduciarie di dirigenti apicali". Tra i casi più eclatanti, il Procuratore Astraldi De Zorzi ha ricordato le conclusioni di una indagine della guardia di finanza sulla gestione degli appalti da parte dell'Asl di Vibo Valentia, che ha rivelato "ingenti danni da mancata rescissione dei contratti e da mancata applicazione delle penali a fronte dei mancati adempimenti contrattuali degli appaltatori".

Anche il presidente della sezione giurisdizionale, Maria Teresa Arganelli, nella sua relazione ha evidenziato l'alta percentuale di danni erariali nel settore della spesa sanitaria "che, se da un lato può trovare una sua logica nella complessità delle attività facenti capo alle aziende sanitarie, dall'altro non può che suscitare allarme essendo a tutti ben noto che la non corretta utilizzazione delle disponibilità finanziarie si traduce in una minore qualità dell'assistenza sanitaria". Nel corso della sua relazione per la cerimonia di inizio anno giudiziario, Cristina Astraldi De Zorzi ha reso noto che la Procura regionale calabrese della Corte dei Conti ha aperto una indagine contabile per ognuna delle morti sospette avvenute negli ospedali calabresi.

Il Procuratore De Zorzi ha evitato di menzionare nomi e cognomi delle vittime di malasanità, limitandosi a ricordare che i casi riguardano gli ospedali di Vibo Valentia, Catanzaro (per il decesso di una bambina) e Cosenza, per il decesso di un bambino. "Per ognuno di questi fatti - ha spiegato - può configurarsi un danno erariale in occasione del risarcimento danni ai parenti delle vittime nel caso siano accertati errori sanitari".


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