Il figlio di Maccarone, Michele, ha reso noto di aver trasportato l'anziano, già in grave crisi respiratoria a causa di una bronchite cronica, all'ospedale di Vibo Valentia. Lì, però, è rimasto tutto il tempo nel reparto di pronto soccorso perché non c'erano posti disponibili né in cardiologia, né in medicina interna né in rianimazione. I medici hanno chiesto la disponibilità per il ricovero negli ospedali di Gioia Tauro, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Catanzaro e Cosenza, ricevendo però risposte negative.
Alle 18.30 dello stesso giorno, ai parenti dell'uomo è stata comunicata la disponibilità di un posto letto nell'ospedale di Tropea (Vibo Valentia) e quindi Maccarone è stato caricato su un'ambulanza. A Tropea, però, non è mai arrivato. Vedendolo moribondo, la figlia ha chiesto all'autista dell'ambulanza di dirigersi verso casa loro, a San Calogero, dove l'uomo è spirato.
Nell'ospedale di Vibo Valentia attualmente 13 reparti non possono effettuare ricoveri a causa della misura applicata dall'Azienda sanitaria locale per consentire alcuni adeguamenti strutturali. Ciò in seguito alla relazione dei carabinieri del Nas dello scorso dicembre, che ispezionarono l'ospedale subito dopo la morte della 16enne Eva Ruscio
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